Tra il dire e il fare c'è la sostenibilità: un confronto chiave per le imprese sulla Twin Transition

Tra il dire e il fare c'è la sostenibilità: un confronto chiave per le imprese sulla Twin Transition

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30.05.2025

L'incontro che ha messo in luce come la sostenibilità sia un investimento strategico fondamentale per il futuro e la continuità aziendale.

La sostenibilità aziendale, non più vista come un mero obbligo ma come una leva strategica per l'innovazione e la competitività, è stata al centro dell'evento "Tra il dire e il fare c’è la sostenibilità", tenutosi ieri, 29 maggio, presso la sede bresciana di ORI Martin. Organizzato da CSMT Innovation Hub in collaborazione con ORI Martin, l'incontro ha riunito esperti, imprenditori e stakeholder per affrontare i temi cruciali della "twin transition", ovvero il legame inscindibile tra digitalizzazione e sostenibilità.

In un panorama normativo europeo in rapida evoluzione, le imprese sono chiamate a trasformare i propri processi per renderli responsabili, misurabili e rendicontabili. L'obiettivo principale dell'evento era proprio guidare le aziende in questo percorso di cambiamento, sottolineando la necessità di costruire una governance consapevole capace di integrare i criteri ESG (Environmental, Social & Governance) nella visione strategica.

Gli interventi hanno evidenziato come le normative ESG stiano impattando radicalmente il modo di produrre, ma rappresentino anche un'opportunità per migliorare l’efficienza e stimolare innovazioni tecnologiche che aumentano la competitività. Francesco Beghetti, esperto di sostenibilità, ha illustrato il concetto di doppia materialità, fondamentale per le aziende manifatturiere. Questa integra la materialità finanziaria (come i fattori esterni impattano il business) e la materialità d’impatto (come l'impresa impatta su ambiente e società). L'unione di queste dimensioni aiuta a identificare rischi e opportunità, prendere decisioni più informate e costruire imprese più solide e responsabili, rafforzando pianificazione strategica, gestione dei rischi e reputazione.

È emerso con forza che affrontare la sostenibilità richiede un cambiamento del mind set delle persone e della cultura aziendale, che si realizza attraverso la conoscenza diffusa e la formazione a tutti i livelli.

Laura Treccani di CSMT ha approfondito l'impatto delle normative europee sui processi produttivi, spiegando come direttive come l'Ecodesign spingano alla progettazione di prodotti e processi per ridurre l'impatto ambientale lungo l'intero ciclo di vita, promuovendo l'economia circolare, la durabilità e l'uso di materiali più sostenibili. Ha inoltre sottolineato che la sostenibilità non è possibile senza l'innovazione tecnologica, citando automazione, intelligenza artificiale, gestione energetica ed economia circolare come pilastri. Le aziende che investono in trasformazione digitale e sostenibilità mostrano maggiore resilienza e beneficiano di margini di profitto più ampi, costi operativi ridotti, migliore accesso ai capitali e incremento della produttività.

Un focus particolare è stato dedicato al progetto DORSAL – Digitalization fOR SustAinabiLity, presentato come esempio virtuoso di come la digitalizzazione possa supportare la transizione sostenibile. Sviluppato da ORI Martin, CSMT, IOBO e Lutech, DORSAL è una piattaforma digitale che raccoglie, analizza e visualizza dati ambientali (emissioni, consumi, rifiuti) in tempo reale, trasformandoli in indicatori strategici. La sfida, come evidenziato da Luca Piedimonte e Danilo Duina di ORI Martin, è rendere il dato strategico, affidabile e condiviso, superando la percezione di un mero onere burocratico.

Le esperienze concrete condivise hanno arricchito il dibattito:
  • ORI Martin ha illustrato il proprio impegno per la decarbonizzazione, puntando a ridurre le emissioni specifiche Scope 1 e 2 del 30% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Investimenti in energia verde (solare, agrivoltaico), recupero di calore (progetti i-Recovery, Heatleap), valorizzazione dei rifiuti metallici (Coralis), e l'attenzione alle persone e alla comunità (ORI Martin Academy, Osservatorio) dimostrano un approccio sistemico dove la sostenibilità è un investimento strategico trasversale.
  • L'Università degli Studi di Brescia, tramite la prof. Nancy Artioli, ha presentato l'attività del suo laboratorio industriale, focalizzato sul trattamento delle emissioni e l'integrazione di rinnovabili. La ricerca mira a fornire soluzioni tecnologiche concrete per le imprese, partendo dai loro dati e bisogni, inclusa la valorizzazione delle emissioni di CO2 per produrre biocombustibili.
  • Il modello della Società Benefit, spiegato da Marco Ceruti di Re-Solution Hub, è stato proposto come strumento per integrare statutariamente obiettivi di beneficio comune (ambientali, sociali, di governance) oltre al profitto. Questo modello, accessibile a imprese di ogni dimensione, rappresenta un cambiamento culturale per pianificare il futuro e attrarre talenti.
  • Castellini S.p.A., con Beatrice Castellini, ha raccontato il proprio percorso verso la sostenibilità culminato nella trasformazione in Società Benefit per formalizzare i propri valori. Un passo importante è stata la redazione del loro primo bilancio di sostenibilità, visto come una sfida per raccontare il proprio impegno con dati concreti. L'azienda investe significativamente nella tecnologia laser per offrire ai propri clienti (soprattutto nel settore siderurgico/energia) un "prodotto sostenibile" che genera benefici concreti come risparmi energetici, miglioramento della sicurezza e gestione dei rifiuti. Per Castellini la sostenibilità è una leva strategica che va integrata nella governance, comunicata con trasparenza e dati, e perseguita attraverso l'innovazione tecnologica e la collaborazione di filiera, sfruttando l'agilità tipica delle PMI.

L'evento ha messo in luce come la trasparenza, la condivisione di dati e la collaborazione tra imprese, università ed enti siano essenziali per affrontare le sfide della sostenibilità. Crescere oggi significa superare la competizione e costruire insieme un futuro più responsabile e resiliente.

In conclusione, l'incontro ha ribadito che la sostenibilità è una potente leva per l'innovazione, l'efficienza e la competitività, che richiede un approccio integrato, basato sui dati, e un forte impegno culturale e di governance.

Attraverso strumenti, expertise su progetti collaborativi come DORSAL, CSMT Innovation Hub si pone come centro di competenza chiave per le aziende, aiutandole a integrare la sostenibilità e il digitale per misurare, migliorare le performance e trasformare i dati in leve strategiche.

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