Decreto Piano Transizione 5.0 in dirittura d'arrivo

Decreto Piano Transizione 5.0 in dirittura d'arrivo

DATA

17.06.2024

In arrivo il decreto ufficiale del Piano Transizione 5.0 per attività di innovazione e miglioramento dell'efficienza energetica.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha redatto la bozza del decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 che mira a sostenere le imprese italiane che investono in innovazione e miglioramento dell'efficienza energetica. 

Si ricorda che il Piano Transizione 5.0 mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e transizione green delle imprese attraverso un schema di crediti d’imposta erogati alle aziende che effettuano investimenti all'interno di strutture produttive situate sul territorio nazionale, a condizione che questi si traducano in una riduzione dei consumi energetici.

Le imprese italiane avranno a disposizione 6,3 miliardi di euro aggiuntivi per i loro investimenti che si sommeranno a quelle già previste per il piano Transizione 4.0. Il 4.0 proseguirà nel suo ruolo di incentivare l'adozione di tecnologie 4.0 da parte delle imprese, come previsto dai bandi già attivi.

CSMT è un Ente abilitato al rilascio della certificazione per il Credito d'Imposta in attività di ricerca e sviluppo, oltre che di innovazione tecnologica. Da vent'anni opera con professionisti altamente qualificati per supportare le aziende in tutte le fasi del processo di certificazione, progettazione, analisi e realizzazione tecnica dei progetti di innovazione, avvalendosi dell'area technology transfer engineering in ambito trasformazione digitale, energy management e sostenibilità ambientale

Tra i punti chiave del decreto, all’articolo 7, ci sono le specifiche relative alle installazioni di moduli fotovoltaici e sistemi di accumulo. Dal momento che si tratta di progetti di autoconsumo, le installazioni devono essere localizzate sulle particelle catastali della struttura produttiva. Inoltre il dimensionamento degli impianti è determinato considerando una producibilità massima attesa non eccedente il 5% del fabbisogno energetico della struttura produttiva.

Sono previsti limiti per le spese calcolate secondo specifici parametri. Per il fotovoltaico, il tetto di spesa varia da 780 a 1.170 euro al kW a seconda della taglia. Mentre le spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo sono agevolabili fino ad un importo massimo complessivo pari a 900 euro al kWh.  

Il testo del decreto attuativo esplicita inoltre che possono accedere al credito d’imposta solo i progetti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Questi progetti devono consentire una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

Le modalità di fruizione dei benefici prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in cinque rate annuali di pari importo.

Con il decreto attuativo si è precisato che ogni azienda potrà avere al massimo un solo progetto attivo, inoltre se il progetto di risparmio energetico dovesse comprendere più di un processo aziendale bisognerà fare riferimento all'intera unità produttiva. 

Segnaliamo altri principali punti importanti previsti nella bozza di decreto:

- se nel progetto si fa riferimento a più di un processo bisognerà considerare l’intera struttura produttiva.

- qualora il progetto non avesse "successo" può essere ‘degradato’ a progetto Transizione 4.0 senza ulteriori comunicazioni preventive.

- nel caso in cui non si disponga di dati energetici registrati per la misurazione diretta, i consumi energetici relativi all’esercizio precedente a quello di avvio del progetto di innovazione sono determinati tramite una stima operata attraverso l’analisi dei carichi energetici basata su dati tracciabili.

 - per imprese di nuova costituzione si userà uno scenario controfattuale: se non esiste uno scenario di riferimento si dovranno prendere come base 3 beni disponibili nel mercato UE o SEE per determinare il consumo annuale.

- i beni ed i risparmi dovranno essere mantenuti per 5 anni.

Attendiamo la pubblicazione di linee guida dettagliate che forniranno ulteriori chiarimenti su come accedere agli incentivi e rispettare i criteri del piano. Inoltre, è prevista l’apertura della piattaforma del GSE che faciliterà la gestione delle domande e l’assegnazione dei fondi.

Il testo dovrà ora passare al vaglio del ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Scarica la bozza del decreto redatto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy

Fonti: AGEEI / solareb2b.it - Team CSMT Piano Transizione 5.0 



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Responsabile Project Funding

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