L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA - ha annunciato la creazione di una struttura dedicata a sostenere operatori finanziari, autorità vigilanti e imprese contro il greenwashing.
Il fenomeno delle false informazioni ambientali è molto diffuso nel mondo. Un investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia che integra l’analisi finanziaria con quella ambientale e sociale, riducendo notevolmente il Greenwashing. L’investitore finale, sia esso un’istituzione finanziaria, un operatore bancario o un semplice cittadino, sarà così rassicurato che l’investimento non ha solo una facciata green, ma rispetta gli obiettivi dello sviluppo sostenibile: mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, inquinamento zero, tutela degli ecosistemi, della biodiversità, delle acque e dei mari, l’adozione dell’economia circolare.
Ed è proprio intorno a questo principio che si basa la prospettiva europea di far crescere gli investimenti verdi nei prossimi anni. Tutto il quadro normativo europeo che si sta delineando in materia, dal Piano d'Azione dell'Unione Europea per il finanziamento della crescita sostenibile del 2018, alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), in vigore dal marzo 2021, interesserà gradualmente dal 2024 oltre 50mila società in tutta Europa, rispetto alle attuali 12mila circa (in Italia si dovrebbe passare dalle attuali 210 a circa 4/5mila).
Il greenwashing è da tempo una sfida che le autorità europee hanno preso in carico. Tenuto conto del ruolo istituzionale che ISPRA ricopre nell’ambito della finanza sostenibile, l'Istituto ha scelto di scendere in campo con una task force per garantire l’autenticità degli investimenti green e sostenibili. Il gruppo di lavoro avrà il ruolo di “facilitatore” per garantire il necessario supporto agli operatori finanziari, alle autorità vigilanti e di controllo e alle imprese. vagliare la correttezza nelle comunicazioni e garantire la supervisione delle attività.
Il nostro HUB, con un team di esperti, guida le aziende verso una sostenibilità concreta e globale, grazie anche alla collaborazione con CNR, ENEA e Università degli Studi di Brescia, abbiamo sviluppato percorsi virtuosi che prevedono: Assessment di sostenibilità, LCA di prodotto e di processo, Carbon Footprint, Bilancio di sostenibilità e EPD (Environmental Product Declaration).
Senza Life cycle assessment niente claim di sostenibilità.