L’obiettivo del progetto è definire e creare inizialmente nel comparto viticolo ed enologico
un nuovo sistema di monitoraggio avanzato e di elaborazione di dati strategici. Combinare le recenti e sofisticate tecnologie informatiche 4.0 (Internet of Things, Cloud Computing, Intelligenza Artificiale) per avere un impatto estremamente positivo sul comparto e generare benefici significativi in termini di miglioramento a livello di prevenzione e lotta alle fitopatie e fisiopatie con tecniche eco-sostenibili, efficienza e sostenibilità delle coltivazioni nell’ambito della sostenibilità ambientale, resa e qualità produttiva a basso impatto.
Il progetto finanziato prevede la realizzazione del primo prototipo del sistema di monitoraggio avanzato ed elaborazione dati. Il prototipo sarà caratterizzato da tre componenti tecnologiche:
• parte hardware di sensoristica: deve essere in grado di recepire i dati grezzi che dovranno poi essere rielaborati ed analizzati;
• tecnologia di trasmissione dati: dovrà essere in grado di integrarsi coi sensori in modo da metterli in comunicazione con la piattaforma software e consentire il flusso di dati attraverso le connessioni e gli strumenti individuati nelle attività precedenti;
• parte software: consisterà in un sistema di intelligenza artificiale in grado di elaborare i dati, esaminare le informazioni e confrontarle con eventuali dati storici residenti nello stesso database.
L’obiettivo dell’attività è quello di rendere il sistema ad intelligenza artificiale nel tempo sempre più autonomo ed in grado di determinare automaticamente gli opportuni interventi.
Around the Ground è partito con una “fase Pilota”, sono state individuate tre aziende vitivinicole - Perla del Garda, Francesco Averoldi e Uberti - e grazie al servizio tecnico di Condifesa Lombardia N-E è stata predisposto una mappatura catastale in GIS che ha permesso di studiare preventivamente le caratteristiche pedoclimatiche-morfologiche delle aziende coinvolte e identificate con i vari tecnici aziendali le criticità da monitorare. Il successivo studio delle informazioni ha permesso di progettare una rete sensoristica aziendale, sfruttando la tecnologia di trasmissione LORA.WAN (attraverso il partner A2A Smart City), individuare la tipologia di sensore più indicata e posizionare il rilevamento in specifiche aree rappresentative degli appezzamenti.
Sono stati poi installati in campo i sensori, affiancati tecnici delle aziende vitivinicole nell’utilizzo e nella calibrazione del dato letto dalla sensoristica installata basandosi sulle applicazioni native VISIOGREEN degli strumenti tecnologici adottati nel Beta test.
Grazie alla sinergia creata tra i partner e le differenti competenze messe a fattor comune, la prima fase si è conclusa con ottimi risultati. In particolare, è stato possibile individuare presso gli associati di Coldiretti le aziende interessate al progetto pilota; Condifesa e FasterNet hanno gestito la fase operativa presso le aziende e le specifiche tecniche; A2A Smart City e COBO si sono occupati dello studio e della sensorizzazione dei mezzi necessari per il progetto pilota; CSMT ha gestito il coordinamento del progetto e la ricerca di fonti di finanziamento; InnexHUB ha patrocinato e dato supporto istituzionale al progetto. I sensori posizionati si sono dimostrati da subito indispensabili strumenti per la raccolta dei dati, la pianificazione e, soprattutto, la calibrazione delle misure di intervento agronomico e fitosanitario nella conduzione aziendale. Un esempio esplicativo è la differenziazione delle pluviometrie nei diversi appezzamenti, dato utile al percorso decisionale della difesa fitosanitaria, così calibrata alla precipitazione e all’effettivo dilavamento subito del singolo vigneto interessato.