La bellezza raccontata dagli ispiring talk del Festival Rosso e Blu

La bellezza raccontata dagli ispiring talk del Festival Rosso e Blu

DATA

03.06.2024

Fare impresa, benessere e tecnologia, rigenerazione, connessioni e nuovi modi di vivere e operare, tra sostenibilità e digitale: la seconda edizione del Festival promosso da CSMT e Kilometro Rosso.

ROSSO E BLU FESTIVAL 2024 - La bellezza
Innovazione e sviluppo etico per dare voce e colore al futuro

Guarda gli interventi e vivi le emozioni del Festival - PLAYLIST 

Una tre giorni promossa dai due poli tecnologici CSMT e Kilometro Rosso, che ha confermato e rafforzato l’unione delle due città per valorizzare le energie di un territorio, quello di Brescia e Bergamo, straordinario. Un disegno orientato al futuro, dove l’azione culturale ha agito come catalizzatrice di "visioni" in diversi ambiti: scienza, tecnologia, arte, ecologia ed etica. Intrecci di visioni ed esperienze attorno al fil rouge della Bellezza, vista come strumento chiave per la costruzione di un futuro sostenibile, perché capace di costituire la guida per le azioni e l’impegno umano. Talk, laboratori, open day, gratuiti, in presenza, in contemporanea e connessi in diretta tra le due città, per parlare ai giovani e a coloro che hanno il compito di sostenerli, come gli imprenditori, i manager, che li guidano nel percorso di formazione e crescita.

3 giorni, 14 speaker, 2 poli tecnologici, 2 università, 2 città connesse con oltre 700 partecipanti e 15 aziende partner!

Abbiamo ascoltato storie di imprenditori, percorsi fatti di tenacia, successi e fallimenti. Ognuno con il proprio background ha raccontato la bellezza di fare impresa per contribuire a creare una società migliore con le proprie competenze tecnologiche, creative e organizzative: “avanzare tecnologicamente, comunicare con un galateo digitale, lavorare a problemi irrisolti, garantire una maggiore sicurezza e qualità del lavoro, sfruttando la tecnologia e mettendo a terra delle conoscenze maturate in anni di ricerca universitaria per creare qualcosa di tangibile nella vita di tutti i giorni

Emil Abirascid ha trattato diversi aspetti legati al mondo delle startup nel corso dell'evento del 21 maggio dedicato alla bellezza di fare impresa: 
la necessità di impegno, dedizione e un cambio di mentalità rispetto all'imprenditorialità tradizionale. Lanciare una startup significa avere una solida "execution," altrimenti qualsiasi idea, per quanto rivoluzionaria, rimane priva di valore. Il fallimento è visto come una parte naturale del processo e gli investitori spesso preferiscono imprenditori che hanno già fallito, poiché hanno acquisito esperienza e resilienza. La concorrenza è vista oggi come un'opportunità per aprire nuovi mercati ed educare i clienti e di come le startup siano in prima linea nell'affrontare le sfide ambientali, sociali e tecnologiche del nostro tempo, in settori come le energie rinnovabili, la fusione nucleare e le biotecnologie. Gli investitori stanno iniziando a riconoscere il valore delle innovazioni profonde (deep tech) che offrono soluzioni a lungo termine ai problemi globali. Questo spostamento di focus è cruciale per il futuro del settore delle startup.

L’edizione di quest’anno ha avuto un extrafestival in teatro con lo scrittore Gianluca Gotto, una platea soldout con oltre 350 persone giunte da tutta Italia e non solo, per ascoltare le parole del nomade digitale con oltre mezzo milione di copie vendute, parlando di felicità, vita, viaggi, benessere, meditazione ed equilibrio intervistato da Massimo Tantardini, Direttore rivista accademica «IO01 Umanesimo Tecnologico» . 

Giovedì 30 maggio ha avuto luogo il grande evento conclusivo dal titolo “Connessioni Umane e Tecnologiche” con il coinvolgimento dei due Atenei Università degli Studi di Bergamo (Aula Galeotti - Sede Caniana - Bergamo) e Università degli Studi di Brescia (Campus Ingegneria - Aula Magna - Brescia). Due palchi connessi con relatori in presenza a Bergamo e a Brescia per raggiungere i due territori con personaggi chiave dell’imprenditoria, della scienza e dell’innovazione che hanno guidato “i dialoghi primari” alla ricerca di modelli di sviluppo e di nuovi modi di fare impresa, inclusivi, innovativi e green: 

Giancarlo Turati, presidente della rete IOBO ha condiviso nel suo ispiring talk l'importanza delle connessioni tra persone e tecnologie, evidenziando che la connessione va oltre l'aspetto tecnico e deve includere un coinvolgimento spirituale e umano. Ha raccontato l'esperienza della rete di imprese IOBO, che è cresciuta da sette a trenta aziende, e ha sottolineato l'importanza di condividere valori e un codice etico prima di definire il business. Turati ha concluso enfatizzando che per innovare è necessario salire di livello, condividere una visione e far sì che il lavoro rappresenti non solo un prodotto ma anche un'esperienza personale e collettiva. Ha sottolineato come questo approccio ha trasformato la loro rete in un'alleanza capace di produrre progetti innovativi e affrontare nuove sfide.

Dal palco di Bergamo è intervenuta Cristina Mollis, fondatrice e amministratrice delegata di Okapi, società benefit dedicata al lancio di iniziative sostenibili come il brand R5 Living, nata durante la pandemia con l'obiettivo di eliminare la plastica usa e getta e l'acqua dai prodotti detergenti. Ha spiegato che la sostenibilità deve essere accessibile e bella, non un lusso. Okapi produce ricariche concentrate che eliminano il trasporto inutile di acqua, utilizzando ingredienti riciclati. Mollis ha trasmesso con entusiasmo ed emozione al pubblico la sua passione per la sostenibilità, ispirando i partecipanti ad agire e aspirare a soluzioni green e sostenibili. 

Massimo Temporelli ci ha parlato della connessione tra tecnologia e bellezza, due prodotti culturali, nati dal contesto in cui viviamo. “La bellezza che noi pensiamo di avere negli occhi nella relazione col mondo è frutto di tutto ciò che abbiamo già visto, di tutto ciò che è già stato detto, di tutto ciò che qualcuno ha già dipinto e descritto”. Nel suo intervento, Temporelli ha incoraggiando i giovani a scoprire nuove forme di bellezza attraverso l'uso delle nuove tecnologie. 

Sabrina Grazini ci ha parlato di percorsi inaspettati, divulgatrice e content creator esperta di diritto del lavoro, premiata da Forbes Italia nella classifica 30 Under 30 e autrice del libro "E tu lo sapevi? - Tutto ciò che devi conoscere per sopravvivere al mondo del lavoro". Grazini ha dimostrato come la tecnologia possa essere utilizzata per rendere straordinaria una professione ordinaria, affermando: “C'è un pregiudizio sulla tecnologia, ma i nostri giovani ci stanno insegnando che si possono utilizzare i social per fare formazione, per fare attivismo, per parlare di argomenti di cui la politica non se ne occupa.” Il suo intervento ha offerto spunti di riflessione sull’evoluzione del mondo del lavoro e su come il digitale possa essere uno strumento fondamentale per il futuro. 

Susanna Tomasoni, biologa e capo del Dipartimento di Medicina Molecolare all'Istituto Mario Negri, ha condiviso la sua visione di bellezza e come l'ha trovata nel suo lavoro. “La bellezza del nostro lavoro sta qui: la nostra ricerca non è una ricerca fine a se stessa, ha un obiettivo particolare: il paziente." Tomasoni è riuscita a offrire una visione stimolante ed umana del mondo della ricerca scientifica, sottolineandone il positivo impatto sulla vita delle persone.

Eric Ezechieli ha condiviso come le aziende possano evolversi per creare valore duraturo per la società e l'ambiente, evitando un debito ecologico insostenibile. Nel 2012, Ezechieli ha co-fondato Nativa, la prima B Corp e Benefit Corporation in Europa. Le società Benefit sono aziende che, oltre a perseguire il profitto, si impegnano a creare un impatto positivo sulla società e sull'ambiente. Questo modello di impresa rappresenta un cambio di paradigma, spostando il focus dagli interessi esclusivi degli azionisti a una più ampia considerazione degli stakeholder.
Ezechieli ha spiegato come le aziende possono e devono creare più valore di quanto ne sottraggano. Ha evidenziato la necessità di misurare non solo il valore economico, ma anche quello sociale e ambientale. Solo attraverso un approccio rigenerativo, che ripristina e arricchisce le risorse naturali, le aziende possono contribuire alla sostenibilità a lungo termine. Ezechieli ha concluso con un messaggio di ottimismo, affermando che abbiamo le capacità e le risorse per affrontare queste sfide, ma dobbiamo agire con determinazione e visione.

L'intervento di Eric Ezechieli ci invita a ripensare radicalmente il nostro approccio all'impresa, integrando la sostenibilità come elemento centrale per garantire un futuro prospero per tutti. 

“Noi siamo passeggeri su questa astronave, ma non ci hanno dato il libretto di istruzioni e ci stiamo rendendo conto adesso invece che questo libretto di istruzioni ci vuole e che anche il modo di condurre l'impresa e fare business su questa astronave deve essere necessariamente diverso da quello che ha funzionato benissimo fino qui”. 

Un intervento emozionante che ha regalato molte informazioni e riflessioni sulla sostenibilità e ha ispirato il pubblico ad attivarsi verso un nuovo modello economico.

In sintesi Il Rosso e Blu Festival è stata una straordinaria kermesse per riflettere sull’opportunità offerte dall’innovazione, dalle nuove tecnologie e dall’AI e, forti di una maggiore consapevolezza, poter tracciare la strada verso una nuova cultura, più umanistica e sana, in grado cioè di concepire il fare impresa non più come l’ascensore sociale per il singolo, bensì come un ascensore valoriale per tutti.

Un’edizione intensa di contenuti da elaborare e trasferire nella vita professionale e privata.

I contenuti sono disponibili sul canale yuotube di CSMT

Grazie a coloro che hanno seguito gli eventi, ai relatori che hanno offerto le loro competenze e riflessioni, alle aziende partner che hanno sostenuto l'edizione e ai nostri co-organizzatori del Kilometro Rosso!

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TRASFERIMENTO TECNOLOGICO



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Licia Zagni

Responsabile Marketing & Comunicazione

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